Lo sviluppo di un’economia che cresce pur rispettando l’ambiente e contestualmente riduce la dipendenza da materie prime non rinnovabili, come i combustibili fossili, è la finalità principale delle attuali politiche nazionali, europee e mondiali, per combattere i cambiamenti climatici e la crisi energetica.
Sono stati programmati immensi investimenti pubblici e privati sulla ricerca, sullo sviluppo economico e sulla transizione ecologica ed energetica sostenibile. Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) destina 71,7 miliardi alla transizione ecologica (37,5% del totale).
A fronte di questo quadro generale s’inserisce l’obiettivo di questo Master di primo livello che è quello di formare figure professionali specializzate in “Bioeconomy and Sustainability Management”.
La professione del manager della sostenibilità rappresenta uno dei profili professionali più richiesti dalle imprese a causa delle inevitabili trasformazioni del sistema economico e sociale. La domanda per questo tipo di profilo sta aumentando a ritmi sempre più alti, soprattutto se il profilo è dotato di competenze bioeconomiche, che riguardano appunto la componente rinnovabile dell’economia circolare e competenze relative alla filiera della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Competenze queste di assoluta innovatività ricercate dalle imprese e dagli enti pubblici per rispondere alle politiche europee che indicano all’interno delle direttive per lo sviluppo il “dovere” degli Stati membri d’implementare strategie bioeconomiche (Piano di azione 2020-2025 per l’attuazione della strategia italiana per la bioeconomia BIT II) e piani energetici nazionali e regionali (PEN e PER ) che dovranno avere una ricaduta in termini di cambiamento e di trasformazione degli attuali sistemi produttivi ed energetici territoriali.
Il master è stato pensato per la realizzazione del profilo professionale dei futuri “Bioeconomy and Sustainability Manager” cioè dei nuovi gestori di quei fattori aziendali di tipo bioeconomico, ambientale, sociale e di governo societario che sempre più qualificheranno ed innoveranno un’attività come sostenibile. Il manager dello sviluppo sostenibile è un profilo innovativo che ha come obiettivo della sua attività all’interno dell’organizzazione produttiva per cui lavora, quello di promuovere e gestire i processi/percorsi di transizione ecologica ed energetica delle imprese private e degli enti pubblici, all’interno dei fattori aziendali (ambientali, Sociali e di Governance) indicati all’interno dell’acronimo ESG (Environmental Social Governance).
Gli organi legislativi dell’Unione Europea stanno lavorando proprio per stabilire dei criteri uniformi per la costruzione di un “rating” di sostenibilità per le imprese pubbliche e private. Secondo i risultati della ricerca più attuale, la missione del Sustainability manager è sistemica, cioè insiste, coordinandoli insieme, su tre grandi temi.
Il primo tema, come si è detto precedentemente, è quello relativo all’evoluzione dei fattori ESG e del loro impatto sulle dinamiche dei mercati dove il sistema imprenditoriale opera, oltre che sui rischi e sulle prospettive di redditività dei business aziendali.
In seconda battuta, il manager dovrà guidare il sistema aziendale verso livelli di piena sostenibilità sistemica, che è quella gestione che produce valore integrando i valori economici, ambientali e sociali insieme.
L’ultimo, non per importanza, dei tre temi che dovrà affrontare il nostro manager, è quello di migliorare la cultura aziendale, per farla evolvere in modo tale che i principi di gestione sostenibile e dell’economia circolare rigenerativa (bioeconomia) siano vissuti e condivisi da tutta l’impresa.
Nel dettaglio il sustainability manager dovrà saper:
- identificare le strategie aziendali e gestisce tutti gli aspetti legati ai consumi, alle emissioni, ai rifiuti
proponendo soluzioni “green (riduzione dell’impatto ambientale);
- analizzare gli standard di qualità legati alla sicurezza dei prodotti;
- occuparsi di pari opportunità e salute e sicurezza sul lavoro;
- analizzare le offerte dei fornitori;
- sostenere la comunicazione dell’identità aziendale e la formazione interna diffondendo i concetti di sostenibilità;
- occuparsi di verificare il pieno rispetto delle normative ambientali nei percorsi di produzione;
- redigere piani e bilanci di sostenibilità.
CONOSCENZE E ABILITA' RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il percorso formativo è rivolto in generale a tutti coloro che sono in possesso di una Laurea triennale ed in particolare a professionisti, manager che vogliono rafforzare le proprie competenze gestionali, al fine di realizzare l’integrazione tra innovazione e sostenibilità.
Il titolo minimo di accesso è il Diploma di laurea o titolo equivalente e/o equipollente l’iscrizione al percorso sarà inteso come Master di I livello.
Il numero minimo per l’attivazione del corso è di 32 partecipanti.
STUDENTI CHE ACCEDONO AL MASTER CON UN TITOLO DI STUDIO CONSEGUITO ALL’ESTERO
Dovranno presentare domanda di iscrizione presso la rappresentanza italiana competente per il territorio. Ai fini dell’iscrizione il candidato dovrà presentare dichiarazione di valore in loco del titolo conseguito e fotocopia autenticata degli studi compiuti. Tutti i documenti vengono rilasciati dalla rappresentanza italiana competente per territorio. Non verranno accettate domande presentate oltre i termini, prive dei succitati documenti e pervenute autonomamente e non tramite nota consolare. Non sono ammesse iscrizioni sotto condizione.